7 giugno 2022 h.11,30-13,00 Sala Onofri MAECI – P.le Farnesina Roma

Gli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Internazionale nel loro percorso di coinvolgimento della società civile italiana hanno affrontato diversi temi collegati alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Ne sono emerse osservazioni, riflessioni e proposte che saranno condivise nelle diverse sedi nazionali e locali quale contributo alla definizione di politiche più adeguate e coerenti.

Con l’evento del 7 giugno intendiamo avviare il confronto con gli attori istituzionali centrali e locali, che ringraziamo per l’attenzione e il prezioso contributo, sugli aspetti più innovativi della Legge 125/2014 a partire dal richiamo espresso all’art.23 “La Repubblica riconosce e promuove il sistema della cooperazione italiana allo sviluppo”.

Constatiamo che non è stato sufficiente aver riconosciuto nella Legge 125 il ruolo di nuovi attori  per la realizzazione del “sistema della cooperazione allo sviluppo”.  Proponiamo e ci impegniamo con il nostro contributo nei Gruppi di lavoro affinché il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, strumento permanente di partecipazione, consultazione e proposta” avvii un’iniziativa che partendo da una efficace mappatura evidenzi le buone pratiche degli attori locali per favorirne la partecipazione al Sistema Paese in termini di coinvolgimento- formazione,-valorizzazione delle specificità e potenzialità. Ci sembra necessario, proprio in momenti difficili come quello attuale oltre che per rendere più efficaci i diversi interventi, valorizzare l’esperienza consolidata e impegnarsi a favorire il superamento degli ostacoli, burocratici e culturali, che ancora si frappongono nella collaborazione fra i diversi attori della Cooperazione Internazionale.

Constatiamo come a quasi otto anni dall’adozione della Legge 125/2014 di riforma del sistema della cooperazione italiana, sia possibile valutare se e in che modo le innovazioni previste dal testo di legge siano state tradotte in pratica: una riflessione necessaria per imparare dal percorso di questi anni e quindi introdurre miglioramenti per il futuro. Proponiamo fra le aree che possono essere oggetto di esame almeno due priorità. La prima riguarda gli spazi di partecipazione, in particolare il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, per verificarne funzionalità ed efficacia; la seconda riguarda la capacità del sistema di cooperazione di includere nuovi attori, a partire dalla fisionomia dell’insieme delle organizzazioni accolte nell’Elenco ex art 26 L 125/2014. La valutazione può essere affidata a consulenti esperti e realizzata in modalità partecipativa sotto la guida della DCGS e in consultazione con il GdL2 e il GdL3 del CNCS, per il loro ruolo nei processi di programmazione e di costruzione di partenariati.

Constatiamo che nonostante la L.125/2014 individui al Capo VI gli attori pubblici e privati che compongono il Sistema-Paeseper la realizzazione dei programmi e dei progetti di cooperazione allo sviluppo, sulla base del principio di sussidiarietà “ di fatto la costruzione di ‘azioni di sistema’ e di programmi sinergici non è facilitata da nessuno strumento e non si promuovono progettazioni comuni e partenariati virtuosi. La co-programmazione e la co-progettazione sono le modalità di relazione tra Enti Pubblici e Terzo Settore ispirate al principio di collaborazione che oggi sono sempre più riconosciute.“. Proponiamo e ci impegniamo affinché il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo avvii un’iniziativa per una programmazione condivisa che favorisca l’applicazione degli strumenti normativi in essere omogeneizzando i processi e mettendoli in sinergia per arrivare anche a forme innovative di progettazione di sistema.

Questi sono impegni che crediamo possano essere perseguiti insieme da tutti gli attori riconosciuti dalla Legge 125/14 prevedendo ulteriori momenti di confronto e con un lavoro approfondito di analisi e valutazione che porti a nuove proposte per un più forte Sistema Italiano della Cooperazione allo Sviluppo

PROGRAMMA

11.30 RELAZIONE INTRODUTTIVA

Il percorso degli Stati Generali, i temi del dialogo, le proposte. Vincenzo Curatola – Luca De Fraia

11.40 PRESENTAZIONE DELLE TEMATICHE

GLI ATTORI DEL SISTEMA Francesca Ottolenghi

I LUOGHI DEL SISTEMA Giampaolo Silvestri

GLI STRUMENTI PER FARE SISTEMA Silvia Stilli

IN DIALOGO CON:

On Lia Quartapelle

Pres. ANCI Enzo Bianco

VicePres. Reg. Emilia Romagna Elly Schlein

Dir. DGCS Fabio Cassese

Dir. AICS Luca Maestripieri

Portavoce FTS – Vanessa Pallucchi

Pres. CsvNet – Chiara Tommasini

ViceMinistra MAECI – Marina Sereni

13.10 CONCLUSIONI E PROSSIMI PASSI

Raffaella Chiodo Karpinsky

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